DA SMART WORK A CO-SOURCING: ALL’EPOCA DEL CORONAVIRUS, IL VALORE AGGIUNTO DI AZIENDA ESTESA
Siamo sempre più consapevoli che il concetto di lavoro è ormai cambiato rispetto agli standard del pre Covid-19…
Siamo sempre più consapevoli che il concetto di lavoro è ormai cambiato rispetto agli standard del pre Covid-19…
In questo periodo di Smartworking, che siano piccole, medie o grandi, le aziende che svolgono attività di monitoraggio regolare e continuativo dei dati personali, hanno l’obbligo di rispettare il regolamento europeo UE2016/679d, detto anche GDPR.
Il metodo di lavoro è cambiato e i dipendenti si sono portati il lavoro a casa, probabilmente anche dati sensibili. Ti sei mai chiesto cos’è necessario fare per operare in tranquillità? Scopriamolo insieme
Molte volte succede che un’azienda per poter offrire un nuovo servizio o progetto, si trova a dover assumere nuovo personale, perché quello esistente non ha il tempo o magari le conoscenze necessarie per farlo. In questo caso parliamo di in-sourcing, dove le aziende svolgono le loro attività solo ed esclusivamente all’interno di esse. Ma sicuramente utilizzare questa metodologia non è sempre la scelta migliore.
Al giorno d’oggi si sente parlare ovunque di Smart Working (chiamato anche “lavoro agile” o “lavoro flessibile”), in TV, alla radio, su internet. Tutto merito degli effetti che il nuovo corona virus (COVID-19) ha avuto sull’intera nazione.
In questi giorni creare caos sembra essere diventato di moda. Le istituzioni sembrano competere tra loro per confondere popolazione e imprenditoria.