DALLO SPETTRO DELLA RECESSIONE, LA SPINTA AL VANTAGGIO COMPETITIVO

Dallo spettro della recessione, la spinta al vantaggio competitivo KIBS Studio

La doccia gelata per l’Italia è arrivata la scorsa settimana, prima con i dati diffusi dall’ISTAT poi con l’allarmante annuncio della Banca d’Italia: la brusca frenata della produzione industriale ha richiamato lo spettro della recessione.

A novembre la produzione industriale italiana è crollata del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2017 e dell’1,6% rispetto a ottobre. 

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, afferma “… il nuovo calo della produzione industriale rafforza il timore che il nostro paese stia entrando ancora una volta in recessione […]; si confermerà che la tendenza positiva del PIL avviatasi dal 2015 si è nuovamente invertita. Per l’Italia, unica tra le economie avanzate, la crisi iniziata nel 2008 assumerà un profilo non più a doppia V ma ancora più preoccupante …”.

Il premier Giuseppe Conte, commentando i dati ISTAT, dice: “Temevo un dato negativo già anticipato per alcuni partner europei: era difficile che per l’Italia non fosse negativo…”.

Il vice-premier Matteo Salvini fa notare come i dati sulla produzione industriale di novembre siano “in calo in tutta Europa”. […], “è un problema per l’economia a livello mondiale che passa anche dagli Usa …”. 

Lo scenario dunque risulta davvero preoccupante e non lascia spazio ad interpretazioni diverse, ma è possibile invertire la tendenza?

La risposta è sì, ma per riuscirci occorre risvegliare la fiducia nelle potenzialità dell’industria nostrana. E’ necessario credere nei piccoli passi che possono contrastare il fenomeno, incentivando l’innovazione tecnologica, la produzione sostenibile e la pianificazione dei risultati.

L’atteggiamento rispetto al problema è dunque ciò che può fare la differenza e indurre a cercare un riscontro alla più che spontanea domanda: perché siamo imprenditori? Ma soprattutto perché continuiamo ad essere imprenditori, anche di fronte ad un trend così negativo?

La risposta può forse sembrare banale, ma una riflessione più attenta può portare a conclusioni decisamente non scontate.

Una cosa è certa.

Essere imprenditore significa responsabilità, sforzo, ambizione, ma davvero si tratta solo di questo o c’è molto di più?

#focus4enterprise

“La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.”


John Fitzgerald Kennedy

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